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Fachverlag und Nachrichtenagentur

Eventi avversi per la salute in seguito a deprivazione androgenica intermittente e continua nei pazienti con carcinoma metastatico prostatico.

PROSTATE New York – mechentel news – Anche se la terapia di deprivazione androgenica intermittente (TDA) non è stata associata nel carcinoma della prostata (CP) ad un più alta sopravvivenza globale, essa ha il potenziale limitare gli effetti avversi. A nostra conoscenza, non è stata riportata l’incidenza di eventi avversi per la salute a lungo termine. Si è trattato di un’analisi secondaria su uno studio clinico multicentrico, utilizzando il collegamento tra i dati dei pazienti di S9346, uno studio randomizzato SWOG sulla TDA intermittente vs continua negli uomini con CP metastatico, ed i corrispondenti reclami Medicare. Il risultato principale è stato quello di identificare gli eventi avversi per la salute a lungo termine per ramo di trattamento. I pazienti sono stati classificati come aventi un evento avverso alla salute in caso di ricovero ospedaliero – o almeno 2 ricoveri medico/ambulatoriali ad almeno 30 giorni di distanza – per una delle seguenti diagnosi: eventi ischemici e trombotici, eventi endocrini, disfunzioni sessuali, demenza e depressione. Per per prendere in considerazione il tempo dall’inizio dell’osservazione fino all’evidenza di un evento, abbiamo determinato l’incidenza cumulativa di ogni evento. È stata utilizzata la regressione di Cox per rischi concorrenti, adattando le covariate. In totale, 1.134 pazienti americani maschi con CP metastatico sono stati randomizzati nello studio clinico S9346 sulla TDA intermittente vs continua. Un totale di 636 partecipanti di prova (56%) ha avuto almeno 1 anno di copertura continua Medicare, parti A e B, e nessuna partecipazione a casse mutue malattie. L’età media era di 71,3 anni. Gli eventi più comuni a lungo termine sono stati ipercolesterolemia (31%) ed osteoporosi (19%). L’incidenza cumulativa a 10 anni di eventi ischemici e trombotici differiva per ramo; 24% per TDA continua e 33% per intermittente (hazard ratio, 0,69; P = ,02). Non sono state rilevate differenze statisticamente significative di ramo in tutti gli altri eventi avversi per la salute. Contrariamente alla nostra ipotesi che la TDA intermittente ridurrebbe gli eventi correlati con la salute a lungo termine rispetto alla TDA continua, abbiamo scoperto che gli uomini più anziani assegnati alla TDA intermittente non avevano apparenti alterazioni osee, del sistema endocrino, o eventi cognitivi ed una maggiore incidenza di eventi ischemici e trombotici.

Autori: Hershman DL1, Unger JM2, Wright JD1, Ramsey S2, Till C2, Tangen CM2, Barlow WE3, Blanke C4, Thompson IM5, Hussain M6., Corispondenza: 1Columbia University Medical Center, New York, New York., 2Fred Hutchinson Cancer Research Center, Seattle, Washington., 3SWOG Statistical Center, Fred Hutchinson Cancer Research Center, Seattle, Washington., 4Knight Cancer Institute, Oregon Health and Science University, Portland., 5Cancer Therapy and Research Center, San Antonio, Texas., 6University of Michigan Comprehensive Cancer Center, Ann Arbor., Studio: Adverse Health Events Following Intermittent and Continuous Androgen Deprivation in Patients With Metastatic Prostate Cancer., Fonte: JAMA Oncol. 2016 Apr;2(4):453-61. doi: 10.1001/jamaoncol.2015.4655., Web: http://jamanetwork.com/journals/jamaoncology/article-abstract/2476246

Commento:
La correlazione tra l’eliminazione dell‘androgeno e il rischio cardiovascolare è controversa: mentre la maggior parte degli studi randomizzati ha riscontrato un rischio minimo o assente per gli eventi cardiovascolari, studi di osservazione ne mostrano invece uno elevato. Un motivo a spiegazione di questa differenza potrebbe essere quello relativo alla struttura che di volta in volta viene impiegata negli studi randomizzati. Si deve però sottolineare che il rischio non è molto elevato (circa 1,4 volte, secondo una meta-analisi recentemente pubblicata) (1). Il rischio massimo si riscontra 6 mesi dopo l’inizio della terapia di eliminazione dell‘ormone androgeno.
È interessante il fatto che in questo studio, gli uomini trattati con deprivazione androgenica intermittente presentavano un rischio più elevato di comparsa di un evento cardiovascolare,
rispetto a quelli sottoposti a terapia continuativa. Il motivo potrebbe risiedere nell’alterazione della cascata della coagulazione (3). Ora. Quali sono di preciso le indicazioni che emergono da questo lavoro?
Le stesse che già utilizziamo: regolari controlli clinici e in laboratorio, una sufficiente attività fisica da parte del paziente e una stretta collaborazione con il medico di famiglia, in particolare nei casi di uomini con profilo di rischio cardiovascolare elevato, indipendentemente dall fatto che sia stata portata a termine una terapia continuativa o una intermittente ADT.

(1) Bosco C, Bosnyak Z, Malmberg A, Adolfsson J, Keating NL, Van Hemelrijck M. 2015. Quantifying observational evidence for risk of fatal and nonfatal cardiovascular disease following androgen deprivation therapy for prostate cancer: a meta-analysis. Eur Urol 68:386-396.
(2) O’Farrell S, Garmo H, Holmberg L, Adolfsson J, Stattin P, Van Hemelrijck M. 2015. Risk and timing of cardiovascular disease after androgen-deprivation therapy in men with prostate cancer. J Clin Oncol 33:1243-1251.
(3) Li S, Li X, Li J, Deng X, Li Y, Cong Y. 2007. Experimental arterial thrombosis regulated by androgen and its receptor via modulation of platelet activation. Thromb Res 121:127-134.