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Fachverlag und Nachrichtenagentur

Ruolo degli acidi grassi nelle sindromi secche

 

SICCA Genoa – mechentel news – Il team guidato da Stefano Barabino concluse, in uno studio pubblicato sul sito della rivista scientifica Progress in Retinal and Eye Research a maggio 2017, che gli acidi grassi potrebbero agire come agenti antinfiammatori naturali a livello della superficie oculare.

La secchezza oculare è una delle principali malattie per le quali i pazienti si rivolgono all’oculista. Essi riferiscono che il basso tasso sistemico di acidi grassi omega è un fattore di rischio di una sindrome secca. Esistono 2 tipi di acidi grassi essenziali (AGE): omega 6 (n-6) e omega 3 (n-3). Il rapporto n-6:n-3 era di circa 1:1, ma la dieta occidentale si è evoluta con una debole tendenza verso n-3 e un rapporto di circa 17:1. 4 nuove famiglie di mediatori locali sono stati generati dal metabolismo degli AGE: le lipossine, le resolvine, le protectine e le maresine. Queste molecole presentano delle proprietà antinfiammatorie e rigenerative. Gli autori presentarono una panoramica critica degli studi condotti su modelli animali e degli studi clinici umani, che dimostrò che le modifiche del regime alimentare e gli integratori orali potrebbero essere una strategia complementare nella secchezza oculare. Essi discussero i risultati preliminari dell’applicazione topica di acidi grassi essenziali n-3 e n-6 che potrebbero agire come antinfiammatori naturali, consentendo dei cambiamenti positivi sulla superficie oculare. (mm)

 

Autori: Stefano Barabino, Jutta Horwath-Winter, Elisabeth M. Messmer, Maurizio Rolando, Pasquale Aragona, Shigeru Kinoshita, Corrispondenza: Clinica

Oculistica, Di.N.O.G.M.I., University of Genoa, Viale Benedetto XV, 5, 16135 Genoa, Italy. Indirizzo e-mail: stebarabi@gmail.com, Studio: The role of

systemic and topical fatty acids for dry eye treatment, Fonte: Prog Retin Eye Res. 2017 May 19. pii: S1350-9462(17)30019-8. doi:

10.1016/j.preteyeres.2017.05.003. [Epub ahead of print], Web : http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1350946217300198