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Fachverlag und Nachrichtenagentur

Intelligenza artificiale nella gestione clinica dell’atrofia geografica

MEDICAL RETINA Vienna – L’omologazione ufficiale delle prime due sostanze terapeutiche per il trattamento dell’atrofia geografica (AG) nella degenerazione maculare legata all’età (AMD) rappresenta un importante punto di svolta dopo il fallimento di numerosi studi precedenti. Tuttavia, in assenza di standard terapeutici, gli strumenti diagnostici sono di fondamentale importanza poiché nell’AG i parametri funzionali sono difficili da acquisire. La maggior parte dei biomarcatori anatomici è di tipo subclinico e richiede un’analisi di immagini avanzata e ad alta precisione. Diversamente dall’imaging in autofluorescenza del fundus (FAF), la tomografia a coerenza ottica (OCT) permette una visualizzazione ad alta risoluzione degli strati neurosensoriali, inclusi i fotorecettori, e di altre caratteristiche che sfuggono alla valutazione ad opera di esperti umani. I metodi basati sull’intelligenza artificiale (IA) migliorano considerevolmente l’identificazione e la quantificazione di subfenotipi clinicamente rilevanti correlati all’AG. L’introduzione di un’analisi dei biomarcatori basata sull’OCT offre una nuova prospettiva sui meccanismi patogenetici coinvolti nell’evoluzione della malattia e della terapia, superando i limiti dell’analisi descrittiva tradizionale. La Food and Drug Administration (FDA) ha dunque operato un cambio di paradigma, riconoscendo l’attenuazione della zona ellissoide (EZ) come endpoint primario negli studi clinici sull’AG.

La review di Gregor S. Reiter et al. del Dipartimento di oftalmologia e optometria dell’Università di Medicina di Vienna, Austria, descrive la transizione dalle attuali alle future modalità di classificazione e trattamento dell’AG. L’avvento dei nuovi tool basati sull’IA ha profondamente trasformato gli approcci diagnostici e terapeutici per il monitoraggio e lo screening dell’AG. Nel numero di novembre 2024 della rivista PROGRESS IN RETINAL AND EYE RESEARCH, gli autori illustrano come le nuove tecnologie, unite alle conoscenze in campo fisiopatologico e alla comprensione della risposta terapeutica ai trattamenti per l’AG, stiano spianando la strada verso l’automatizzazione, l’efficientamento e la personalizzazione delle cure offerte al paziente, con il potenziale di migliorare l’accesso puntuale al trattamento e ridurre le disuguaglianze nel campo dell’assistenza sanitaria. (bs/tl)

Autori: Reiter GS, Mai J, Riedl S, Birner K, Frank S, Bogunovic H, Schmidt-Erfurth U. Corrispondenza: Ursula Schmidt-Erfurth, Department of Ophthalmology, Medical University of Vienna, Spitalgasse 23, 1090, Vienna, Austria. E-mail: ursula.schmidt-erfurth@meduniwien.ac.at Studio: AI in the clinical management of GA: A novel therapeutic universe requires novel tools. Fonte: Prog Retin Eye Res. 2024 Nov;103:101305. doi: 10.1016/j.preteyeres.2024.101305. Epub 2024 Sep 27. PMID: 39343193. Web: https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1350946224000703